High Energy Ball Mill

La meccanochimica è quella parte della chimica che studia gli effetti provocati dall’applicazione di forze meccaniche, in particolare anisotrope (per es.,deformazioni di taglio), sulle proprietà chimiche di sostanze allo stato solido. Sotto l’azione di tali forze, per es., possono innescarsi reazioni chimiche che in condizioni ordinarie non avvengono, o avvengono con estrema lentezza. A metà anni 80 Koch dimostrò che l’alligazione meccanica era una metodologia idonea a produrre leghe metalliche, a una temperatura prossima a quella dell’ambiente, a partire dagli elementi in polvere. Tipicamente vengono utilizzati dei mulini in grado di fornire l'energia meccanica necessaria all'attivazione delle reazioni. Si possono dividere in due tipi: i mulini ad attrito, detti attritori, sono delle apparecchiature dove generalmente il contenitore rimane stazionario durante la macinazione e un rotore interno, rotante attorno all’asse principale del contenitore cilindrico, impartisce il moto al sistema biglie-polvere; i mulini assistiti dall’azione della forza di gravità sono generalemente costituiti da un contenitore tubolare di forma cilindrica con annesse due appendici tronco-coniche alle estremità. Essi trovano un’ampia applicazione in mineralogia, per ottenere una riduzione granulometrica del minerale estratto.

Presso ENEA Casaccia sono presenti diversi apparati per l'alligazione meccanica: Spex, Symoloyer, etc.

Sono stati condotti studi per la determinazione dei parametri di lavorazione mediante tecniche di analisi digitale delle immagini. Tali tecniche hanno permesso le determinazione delle traiettorie delle particelle e conseguentemente la caratterizzazione statistica delle energie da esse possedute al momento dell'urto con le polveri. I risultati hanno mostrato l'efficienza dei sistemi High Energy Ball Mill.